QUADERNO GOTICO I
L’alta, la cupa fiamma ricade su di te,
figura non ancora conosciuta,
ah di già tanto a lungo sospirata
dietro quel velo d’anni e di stagioni
che un dio forse s’accinge a lacerare.
L’incolume delizia, la penosa ansietà
d’esistere ci brucia e incenerisce
ugualmente ambedue. Ma quando tace
la musica fra i nostri visi ignoti
si leva un vento carico d’offerte.
Pari a due stelle opache nella lenta vigilia
cui un pianeta ravviva intimamente
il luminoso spirito notturno
ora noi ci leviamo acuminati
febbrili d’un futuro senza fine.
…..
Mario Luzi
(da “La ferita nell’essere” ed. Passigli su lic. della Garzanti -libri )
L’abbrivio di questa poesia sembra tracciare profili del mistero che lega i rapporti fra il volontario e il paziente. E questo miracolo è proprio dell’alta poesia.