Gli italiani non bevono abbastanza acqua. Una ricerca dimostra l’importanza di idratarsi bene e raccomanda le quantità giuste per ciascun individuo, bambini inclusi. Caterina Visco, L’Espresso. It
Due milioni di italiani, circa il 5 per cento della popolazione, rischiano quotidianamente di sentirsi inutilmente affaticati, vedere diminuita capacità di attenzione e memoria a breve termine, soffrire di crampi muscolari o, in casi estremi, di incorrere in un collasso cardiocircolatorio. Tutto questo solo perché non bevono acqua a sufficienza.
Il dato emerge da una ricerca condotta dall’Osservatorio Sanpellegrino che ha portato al Consesus Paper “Idratazione per il benessere dell’organismo”.
Secondo il documento, realizzato da Umberto Solimene dell’Università di Milano e Alessandro Zanasi dell’Università di Bologna, mantenere un corretto bilancio idrico – e quindi bere tra 1,5 e 3 litri d’acqua al giorno – non solo evita una lunga serie di malesseri e rischi per la salute, ma può favorire l’assunzione di elementi importanti come calcio, sodio, ferro, fluoro, bicarbonato e magnesio, che possono essere determinanti per la corretta funzione degli organi.
Fondamentale, per esempio, è mantenere il bilancio idrico del cervello, costituito per l’85 per cento di acqua, la percentuale più alta nel corpo umano (seguono il sangue con l’80 per cento, muscoli 75, cute 70 e ossa 30).
Le conseguenze della disidratazione del cervello vanno da mal di testa e stanchezza fino alle allucinazioni. Inoltre, la disidratazione è in grado di ridurre temporaneamente le dimensioni della materia grigia; per fortuna è sufficiente bere uno o due bicchieri d’acqua per riportare alla normalità la situazione.
Bere è altrettanto importante per la salute del cuore: rende il sangue meno viscoso riducendo il rischio di trombosi, e i sali minerali sciolti nell’acqua possono avere un ruolo protettivo.
Secondo il documento, poi, alcuni tipi di acqua come quelle ricche di sale, zolfo, calcio e bicarbonato in varie combinazioni tra loro riducono la quantità di grassi presenti nel sangue, diminuendo così il rischio di aterosclerosi.
Più facile, invece, è intuire che l’acqua è molto importante per favorire la diuresi, eliminare le scorie e prevenire calcoli e infezioni urinarie.
In ambito pediatrico, invece, l’acqua può essere considerata un valido supporto contro la carie dentale come risposta alla sempre maggiore assunzione da parte dei bambini di bevande e altre bibite acide che rendono i denti più vulnerabili.
Non tutti però devono bere allo stesso modo: alcuni devono farlo più di altri. “Si va da un litro e mezzo a 3 litri al giorno fino ai 6 litri per chi svolge attività fisica e vive in un ambiente caldo”, conclude Umberto Solimene: “Per un individuo sedentario invece possono bastare tra 1,2 litri fino a 2,5 litri