Terapie alternative. Claudia Bortolato su Donna, novembre 2010
Una terapia versatile e priva di effetti collaterali, anche se con un limite: funziona solo con soggetti motivati e collaboranti. È la psicoterapia ipnotica. Difficile, ancora oggi, definire che cos’è lo stato di coscienza modificato, a metà tra il dormiveglia e il cosiddetto “incantamento”, nel quale la persona si trova dopo l’induzione ipnotica.
Anche se, qualche mese fa, per la prima volta un team di scienziati inglesi della Hull University (www2.hull.ac.uk) ha identificato alcune modificazioni neurali che intervengono nel cervello in stato di trance ipnotico.
Una scoperta che, a detta degli autori dello studio, pubblicato dalla rivista scientifica Consciousness and Cognition, dimostrerebbe come l’ipnosi abbia sulla mente effetti “reali” e non ricollegabili al semplice stato di rilassamento del corpo.
Freud definì l’ipnosi “l’oro dei poveri” perché in diversi casi consente di raggiungere più rapidamente risultati che si possono ottenere con la psicoanalisi.
“La psicoterapia ipnotica è utile negli attacchi di panico e in tutte le nevrosi d’ansia, soprattutto in quelle di tipo sociale, come la paura di parlare in pubblico, e in quelle fobiche, come claustrofobia e agorafobia”, spiega Silvia Giacosa, presidente dell’Associazione Medica Italiana per lo Studio dell’Ipnosi (www.amisi.it).
Buoni i risultati anche nella terapia del dolore, soprattutto in quello cronico, con il vantaggio di ridurre il ricorso ai farmaci di sintesi. “L’ipnosi funziona in alcune forme di cefalee, in particolare su quella tensiva, nei dolori neoplastici, in quelli muscolo-scheletrici e nella fibromialgia, malattia emergente e dalle cause ancora non ben conosciute, che provoca dolori diffusi in tutto il corpo.
In genere è sufficiente un numero limitato di sedute per raggiungere un buon risultato”, chiarisce l’esperta. L’ipnoterapia è utile per trattare molte malattie dermatologiche proprio per la stretta connessione tra psiche e pelle, organo che, non a caso, ha la stessa origine embrionale del sistema nervoso.
“Rispondono bene alcune forme di eritema con un’importante componente psicosomatica, come il lichen ruber planus, la dermatite atopica, l’orticaria e il prurito di origine psicosomatica. In caso di psoriasi si tengono sotto controllo, anche per lunghi periodi, sintomi e disagi legati alla malattia”, conclude Giacosa (info: Società italiana ipnosi, www.hypnosis.it).