Articolo: Con le bevande zuccherate si rischia il diabete ingravidanza

Probabilità più alta del 20 per cento se durante l’attesa si bevono oltre 5 lattine alla settimana. Elena Meli, Corriere della Sera.it, febbraio 2009

Le bevande zuccherate sono continuamente sotto processo: a cadenza ormai regolare spunta uno studio scientifico ad accusarle di qualche danno alla nostra salute. Stavolta l’imputazione a carico è favorire lo sviluppo di diabete in gravidanza: i nuovi dati, raccolti da una grossa ricerca statunitense pubblicata su Diabetes Care, indicano che con più di 5 lattine di bibite alla settimana il rischio di diabete cresce del 22 per cento.

Visto il numero di donne prese in esame, l’accusa non è da prendere alla leggera: Liwei Chen, epidemiologo dell’Università di New Orleans, ha analizzato i dati di poco meno di 13.500 donne che hanno partecipato al Nurses’ Health Study II, seguendole per ben dieci anni. Nel tempo si sono verificati 860 casi di diabete gestazionale; pur tenendo conto di fattori come l’età, la familiarità, l’attività fisica e altri elementi che potevano aver giocato un ruolo nella comparsa del diabete in gravidanza, gli effetti negativi delle bevande zuccherate sono parsi evidenti.

«Le donne che in gravidanza bevevano 5 o più lattine di bibite alla settimana avevano una probabilità di diabete del 22 per cento più alta rispetto a chi le consumava solo di rado, una volta al mese o meno», riferisce Chen. Un dato curioso: l’associazione ci sarebbe solo per le bibite a base di cola e non per le altre bevande zuccherate. Chen se lo spiega perché negli Stati Uniti sono le bibite più diffuse, e non esclude che possa esserci un effetto negativo anche con altri tipi di drink.

Secondo l’epidemiologo le bevande zuccherate, che forniscono zuccheri di facile assorbimento in quantità, potrebbero agire aumentando il carico glicemico: questo, come accade quando si mangiano cibi ricchi di zuccheri, potrebbe indurre picchi di glicemia legati a doppio filo con lo sviluppo di insulino-resistenza e una riduzione della funzionalità del pancreas. Del resto non è la prima volta che cola, gassosa e simili finiscono nel mirino dei medici: negli ultimi anni si sono accumulate prove secondo cui berne troppo spesso spianerebbe la strada a sovrappeso e obesità, diabete, malattie metaboliche.

«In realtà le bevande zuccherate, più ancora che per i loro specifici effetti, sono pericolose perché indicano uno stile di vita genericamente poco salutare – considera Sandro Gentile, presidente dell’Associazione Medici Diabetologi –. Queste bibite sono quasi sempre parte di un “cocktail” malsano che prevede cibi grassi, alimentazione scorretta, tendenza alla sedentarietà. Insomma, sono la spia di un comportamento generale che non va, piuttosto che un “semplice” fattore di rischio. Detto questo, sicuramente vanno assunte con moderazione, tanto più in gravidanza: uno stile di vita inadeguato nei nove mesi dell’attesa può davvero aumentare il pericolo di diabete gestazionale».

Che fare per non cascarci? «Non mangiare per due, intanto: l’equivoco è diffuso, ma si tratta di una cattiva abitudine – dice Gentile –. In generale, bisogna mangiare sano ed equilibrato, facendo attenzione a non prendere troppo peso: ingrassare molto e velocemente è un fattore di rischio consistente per il diabete in gravidanza. Poi è bene valutare gli altri elementi di pericolo: la familiarità, la presenza di sovrappeso, l’età, la concomitanza di ipertensione o ipercolesterolemia. In queste condizioni, parlarne con il medico e sottoporsi al momento giusto a un test da carico del glucosio è più che raccomandabile», conclude il diabetologo.

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